GRUPPI DI LAVORO
post CONVIVIO
MAPPATURA
"Esperienze sconfinate" sul territorio...
Paulo Lima
SPERIMENTAZIONE IN CLASSE/SUPERVISIONE FORMATIVA
Sul tema della sperimentazione in classe/supervisione formativa
Giovanni Del Genio
giovannidelgenio.2013@gmail.com
RELAZIONI NONVIOLENTE
- a partire da quanto emerso nel gruppo di lavoro, ci sono molte azioni possibili, alcune già in corso, come proseguire insieme?
- sistemare gli appunti del Convivio sulle relazioni nonviolente, lavorare su un testo e capirne insieme il da farsi.
Per chi è interessato/a a lavorare su questi punti:
Annabella Coiro
SALUTOGENESI
A partire dal report del tavolo, organizzare un seminario di approfondimento e di sviluppo della salutogenesi nelle scuole.
Primo focus...
Contrastare la medicalizzazione della scuola che sta comportando un eccesso nel ricorso alle diagnosi per spiegare difficoltà, comportamenti problematici degli alunni il “naturale “ disagio giovanile …
Superare il modello preventivo che, basandosi su un approccio patogenetico, spezzetta la salute a scuola in progetti: salute mentale, disturbi alimentari, il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, la lotta al tabagismo, nutrizione e attività motoria, contrasto alle dipendenze, comportamenti a rischio, promozione delle vaccinazioni, salute e ambiente, sicurezza in casa in strada e a lavoro, vaccinazioni, affettività sessualità e malattie sessualmente trasmissibili. Fatto ancora più grave delegando gli interventi in classe a specialisti esterni alla scuola: il nutrizionista, la psicologa del Consultorio, l’ostetrica, infettivologi, associazione per prevenzione e lotta contro i tumori, le forze dell’ordine (polizia municipale, polizia postale).
Secondo focus...
...il benessere degli insegnanti. a) prendere in esame e sviluppare l'esperienza dei gruppi di supervisione per insegnanti secondo la proposta “Curare chi cura” dei Maestri di Strada. b) Diffondere e far conoscere le linee europee per il benessere degli insegnanti (Chiara Piccolo)
‘MINI CONVIVI’ NELLE SCUOLE
... è sempre più difficile proporre alle scuole una formazione che sia veramente efficace nella trasformazione della cultura pedagogica e didattica che che crea malessere a tutti i livelli. La formazione ipertecnicistica (sulle tecnologie, ma anche sulle metodologie didattiche), top-down e compressa in tempi strettissimi per via dei vincoli temporali del PNRR ha mostrato tutti i suoi limiti. La nostra risposta a queste criticità è conviviale: parte da un pranzo in cui ciascuno porta qualcosa, in cui ci si siede a tavoli tematici (un po’ modello OST, per cui i/le partecipanti possono spostarsi da un tavolo all’altro per ascoltare/dare il proprio contributo) e si discute liberamente su quel tema, mettendo a fuoco ciò che procura benessere, ciò che procura malessere e le azioni urgenti per riportare benessere. Alla fine del convivio si condividono i lavori dei tavoli. Dal convivio possono partire proposte di sviluppo di progetti di supervisione pedagogica o di laboratori che prima di tutto si prendano cura dei/delle docenti, attraverso la riflessione e la rielaborazione di eventi e problemi che incontrano quotidianamente nella loro pratica quotidiana.
Per progetto convivio nelle scuole e formazione/supervisione pedagogica
SIlvia Negri
NIcola Iannaccone
CONVIVIO NAZIONALE e DIARIO DI ESPERIENZE del CONVIVIO
Convivio come ritrovo periodico di esperienze sconfinate disseminate, con apertura nazionale: nella prima edizione “La scuola è politica!” a Napoli, cui potrebbero seguire in altri contesti con cadenza biennale o triennale altre edizioni; un “diario di esperienze” sul Convivio di Napoli, per una eventuale pubblicazione. Da coordinare con il gruppo MAPPATURA.
Nazario Zambaldi
GRUPPO ANALISI/
RIFLESSIONE/PROPOSTA
... SULLA SCUOLA CHE SEGNA CONFINI. E’ necessaria una approfondita riflessione non solo sulle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (che entreranno in vigore già dall’imminente nuovo anno scolastico) e sulle Indicazioni Nazionali per la scuola secondaria di secondo grado (di prossima pubblicazione), ma anche sulla visione di scuola e sulle pratiche proposte dall’attuale governo e dalle correnti culturali/pedagogiche/didattiche che lo seguono.
E’ il ritorno di una scuola che segna confini, che esclude, che esalta la competizione (e l’arrivismo e l’opportunismo), che rimette al centro la figura del “magister” come unico depositario del sapere, da infondere nelle vuote teste di alunni e alunne.
Su tutto questo, e molto altro che sta venendo avanti, in una chiara offensiva reazionaria contro la scuola democratica e della Costituzione, dobbiamo riflettere e opporre proposte alternativa.
Carlo Ridolfi